AZUKI

Sono fagioli piccoli, di color rosso scuro e c’è chi per questo, impropriamente, li chiama la soia rossa anche se con il più noto legume non hanno nulla a che vedere. Gli Azuki contengono minerali ed oligoelementi come potassio, zinco, molibdeno e ferro. I fagioli Azuki sono poi naturalmente ricchi di vitamine del gruppo B (tra cui acido folico), fibre e proteine. Aiutano la formazione di enzimi utili al fegato e hanno proprietà depurative e diuretiche, dunque sono anche alleati dei nostri reni. Sono buoni, facilmente digeribili, poveri di grassi e inoltre contengono isoflavoni, sostanze in grado di mantenere in buona salute il nostro sistema immunitario, il cervello e le ossa.
Come prepararli e consumarli: lasciate in ammollo gli Azuki con un pezzettino di Alga Kombu (così vuole la tradizione giapponese) per almeno 6/8 ore e poi scolate. Non buttate l’acqua di ammollo: la macrobiotica suggerisce infatti di berla dato che è ricca di sali minerali e vitamine e, se non ce la fate perché il gusto non è di vostro gradimento, potete sempre utilizzarla come base per altre zuppe. Procedete infine alla cottura che deve essere fatta in acqua bollente (senza sale) insieme al pezzettino di alga che avete messo nell’ammollo. Il tempo necessario è di mezzora, quaranta minuti circa con pentola a pressione e il doppio in pentola normale. A questo punto potete utilizzarli per realizzare una zuppa, unirli a riso o ad altri cereali, preparare qualche insalata, polpettine o ancora assaporarli così come sono con poco olio e sale o salsa di soya. Dato il loro sapore dolciastro, in Giappone gli Azuki sono molto utilizzati anche per fare dolci e marmellate. C’è chi li paragona anche alle castagne e in effetti io li prediligo nelle preparazioni dolci.

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