torta cioccolatino e pere senza glutine

Questa ricetta prende spunto da una pubblicata sul giornalino dell’Esselunga che l’Orso Barbuto mi ha gentilmente portato a casa dopo aver fatto la spesa (che uomo! ♥) con il messaggio subliminale “Quand’è che ricominci a cucinare?!?”…Detto e fatto! Cioccolato&pere non è niente di nuovo, si sa, ma la ricetta originale prevedeva poca farina, quindi ho pensato che fosse facilmente sostituibile con farine senza glutine, tuttavia era piena imballata di uova (ben 4!!!), burro (100 g!!!) e panna… che fare? Ecco il mio risultato, sicuramente diversissimo per consistenza, almeno stando alla foto della rivista, perché la mia assomiglia molto alla famigerata torta cioccolatino, ma  oserei dire strepitoso in quanto vegan e gluten free 😉

Ingredienti per uno stampo da plumcake:

  • 3 pere decana
  • 100 g farina di mandorle
  • 40 g farina di ceci
  • 20 g di amido di mais (maizena) o fecola
  • 120 g zucchero di canna grezzo
  • 150 g cioccolato fondente
  • 200 ml panna di soia (sostituibile con yogurt vegetale o latte veg)
  • 75 g olio di semi di girasole
  • 1 cucchiaino cremor tartaro (o lievito naturale veg)
  • un pizzico di sale
  • 150 ml di aquafaba (acqua di cottura dei ceci o liquido di governo di una lattina di ceci)
  1. sciogliere il cioccolato fondente e mescolarlo alla panna o al latte veg
  2. frullare mandorle e zucchero per ridurli in farina (se non avete una farina di mandorle già pronta), aggiungere la farina di ceci, l’amido di mais, il cremor tartaro e il sale.
  3. montare a neve l’aquafaba (io mi sono spazientita presto, quindi non l’ho montata a neve ben ferma…)
  4. incorporare l’aquafaba montata al cioccolato fuso, aggiungere pian piano le farine, e l’olio
  5. se il composto risulta troppo liquido, aggiungete un po’ della farina che preferite (mandorle, ceci, oppure un mix di farine senza glutine)
  6. foderare uno stampo da plumcake con cartaforno bagnata e strizzata
  7. versare il composto e posizionare le tre pere intere (io le ho lavate ma non sbucciate, se non le trovate BIO, sbucciatele pure!)
  8. Cuocere in forno a 180° per 40 minuti circa.

Attenzione! La prova dello stecchino qua non vale: probabilmente anche dopo 40 minuti di cottura forando la torta noterete che il centro resta umido. E’ una sua peculiarità, non avendo all’interno molta farina, e poi non appena il cioccolato si raffredda torna ad avere una consistenza più dura. Per me è un pregio dato che spesso le torte tendono a seccarsi in vetrina 😉 ma se volete una torta più asciutta potete aggiungere cacao e farine all’impasto.

30.08.0630.08.09

 

Crema al cioccolato invisibile!

(scroll down for English)

Buona Pasqua! Ovviamente il cioccolato non può mancare, ma cosa ne dite di renderlo invisibile? Eh sì, ecco una crema morbida e avvolgente fatta con latte di mandorle autoprodotto che sa un po’ di cioccolato, pur restando chiara. Delicatissima, senza glutine e senza soia, adatta per finire un pasto romantico, perché se Natale è con i tuoi, Pasqua è con chi vuoi… 😉 ♥

crema mandorle

Ingredienti:

  • 300 ml latte di mandorla (il mio aveva un 20% di mandorle)
  • 35 g burro di cacao RAW (quello non deodorato, per intenderci)
  • 3 cucchiai amido di mais
  • 3 cucchiai zucchero di canna
  • 1 pizzico di sale
  • vaniglia
  • scorza di limone
  • lamelle di mandorle tostate

Procedimento:
sciogliere il burro di cacao e aggiungere l’amido di mais mescolando per non formare grumi. Aggiungere lentamente il latte e il pizzico di sale e continuare a mescolare. Non appena comincia a rassodarsi, aggiungere lo zucchero e far sobbollire fino alla consistenza desiderata. A fine cottura aggiungere gli aromi. La mia crema è rimasta morbida e ricordava comunque una pannacotta, ma se volete ottenere un budino basta aumentare a quantità di amido! Versare nelle coppette e, una volta raffreddata, decorare con lamelle di mandorle tostate (o con il vostro topping preferito).

INVISIBLE CHOCOLATE CREAM! 

Happy Easter! Of course, chocolate MUST be on your table today! But what about making it invisible? Oh yes, here’s a soft cream made out of homemade almond milk that tastes a little like chocolate without looking brown. So delicate, gluten and soy-free, perfect for a romantic meal because, you know, in Italy we say that one should spend Christmas with his/her family, but Easter with whom he/she wants… 😉 ♥

 Ingredients:

  • 300 ml almond milk (mine had a high percentage of almonds = 20%)
  • 35 g raw cacao butter (not deodorized)
  • 3 Tbsp corn starch
  • 3 Tbsp cane sugar
  • 1 dash of salt
  • vanilla
  • lemon zest
  • roasted almonds

Procedure:
melt the cacao butter and add the corn starch. Whip constantly in order to get a smooth cream, then gently pour the milk. Add the dash of salt; keep on stirring and, as it thickens, add the sugar. Let it boil until you get the consistency of a cream – of course it will thicken more once cooled. My cream was softer than a pannacotta, although it reminded me of it. If you’d like to get a pudding, add some more starch. Stir in vanilla and lemon zest and pour into small cups and let it cool down, then decorate with roasted almonds or with your favorite topping!

Apple tart

(scroll down for English)

Quando ho visto sul sito di Lucy (www.labalenavolante.com) la ricetta del gelato speziato con cannellini, leggendo gli ingredienti il primo pensiero è stato “Ma qui ci vuole una torta di mele!!!”. E allora, l’ho pensata e realizzata. Lo so, l’abbinamento non è dei più originali, ma sicuramente ne vale la pena! Se fate solo la torta, potete aggiungere cannella o qualsiasi spezia vi piaccia, ma siccome io l’ho preparata apposta per avere una scusa per concedermi il gelato, ho preferito lasciare un gusto acidulo e agrumato. Risultato? PRO-VA-TE-LA!!! Ma, please, prendetevi il tempo per fare anche il gelato perché insieme sono la coppia perfetta! Se poi la torta la servite tiepida… mmmh!
apple tart

Ingredienti per l’impasto:

  • 270 g farina di farro integrale
  • 70 g olio di semi / margarina autoprodotta
  • 70 g zucchero di canna
  • 1 pizzico di sale
  • 1 cucchiaino cremor tartaro / lievito naturale
  • scorza di limone
  • latte vegetale

Ingredienti per il ripieno e la copertura:

  • 3 mele
  • 1 arancia (succo e scorza)
  • 1 limone (succo e scorza)
  • 3 cucchiai colmi amido di mais / farina
  • 4 cucchiai zucchero di canna

Procedimento:
mescolare bene la farina con zucchero, scorza di limone, sale e cremor tartaro, aggiungere l’olio o la margarina e lavorare bene creando delle briciole. Aggiungere tanto latte vegetale quanto basta per ottenere un composto compatto. Io ho usato latte d’avena e ne ho versato circa 150 g (ma non sono sicurissima della quantità). Lasciate riposare per una mezzoretta. Frullate due mele (io non le ho sbucciate) con il succo di un’arancia, il succo di ½ limone e un po’ di scorza di entrambi. Aggiungete 3 cucchiai di zucchero e l’amido di mais e frullate nuovamente. Tagliate la terza mela a fettine sottili e bagnatele con il succo di mezzo limone. Stendete l’impasto in una tortiera, foratelo con i rebbi di una forchetta, versate la mousse di mela e coprite con la mela a fette. Spolverate con un cucchiaio di zucchero e infornate a 180° per 25-30 minuti circa. Servitela rigorosamente insieme al gelato!!!
apple tart

When I saw this recipe of a spicy cannellini bean ice-cream on Lucy’s website www.labalenavolante.com, and after reading the list of ingredients, my first thought was “We seriously need an apple pie for this ice-cream!!!”. As I thought about it, I shortly realized it. I know, the match is not the most original, but for sure it’s worth trying it! If you make the tart only, generously add cinnamon or your favorite spices. Since I baked it only as an excuse to try this ice-cream, I preferred leaving it plain with a slightly citrus-like flavor. The result? TRY IT!!! But please, take your time to make the ice-cream too ‘cause they are the perfect couple! If you serve the apple tart warm, then… yum!

Ingredients for the dough:

  • 270 g whole spelt flour
  • 70 g seed oil / homemade margarine
  • 70 g brown sugar
  • 1 pinch salt
  • 1 tsp cream of tartar / natural baking powder
  • lemon zest
  • non-dairy milk

Ingredients for the filling and topping:

  • 3 apples
  • 1 orange (juice and zest)
  • 1 lemon (juice and zest)
  • 3 full Tbsp corn starch / wheat flour
  • 4 Tbsp brown sugar

Procedure:
stir well the flour with sugar, lemon zest, salt and cream of tartar. Add the oil and work into crumbles. Add the milk until you get a firm dough (I used approx. 150 g oatmilk). Let the dough rest half an hour, as usual. Blend two apples (I didn’t peel them) with the juice of one orange, the juice of half lemon and some zest of both fruits. Add 3 Tbsp sugar and the corn starch and stir well. Cut the third apple into thin slices and pour the remaining lemon juice onto them. Spread the dough onto a mold, pierce it with a fork, pour the apple mousse and cover with apple slices. Top with 1 Tbsp brown sugar and bake at 180°C about 25-30 minutes. Serve it with ice-cream!!!

Girasole RAW

(scroll down for English)

Sì, lo so che non sembra proprio un girasole, ma l’idea era quella… purtroppo tra il dire e il fare c’è di mezzo tanta tecnica! Il problema dei dolci crudisti è che sono quasi sempre addensati con olio di cocco che ha un retrogusto piuttosto forte. Non fraintendetemi: io adoro il cocco in tutte le sue forme, ma quando è troppo, è troppo! Questo dolce nasce da un mix di idee e ammetto che sia un ottimo esercizio per allenare la pazienza, ma come sempre, non è necessario realizzare tutto in una volta. Potete concentrarvi sui biscotti che sono rapidissimi da preparare e golosi al punto giusto. Certo, poi ci sono quelle 24 ore di essiccatore (o di forno al minimo tenuto aperto con un cucchiaio di legno), ma la preparazione di per sé è veloce e poco impegnativa. Oppure potete concentrarvi sulla gelatina al mandarino o sulla mousse. Insomma, tante ricette in una e tanti spunti da reinventare! Quello che mi dispiace è che a volte non si percepisca la difficoltà di questo tipo di cucina: lunghe attese e procedure meticolose rendono le piccole porzioni molto energetiche e ricche di nutrienti “vivi”. Il costo della materia prima di altissima qualità non è da sottovalutare, ma enfatizza ancora di più una cucina fatta con il cuore, per il benessere di chi la gusterà!
raw sunflower 3_scritte

Ingredienti per la panna di mandorle:

  • 1 cup mandorle
  • ½ cup acqua fredda
  • 2 cucchiai farina di cocco
  • 1 cucchiaio sciroppo d’agave
  • vaniglia

Ingredienti per i biscotti:

  • 1 cup nocciole non tostate
  • ½ cup semi di lino
  • 1 pizzico di sale
  • 2 cucchiai sciroppo d’agave
  • acqua
  • 10 gocce olio essenziale di limone

Ingredienti per la gelatina al mandarino:

  • 125 ml succo di mandarino
  • 3 cucchiai semi di lino

Ingredienti per la mousse al cioccolato:

  • ½ cup nocciole non tostate
  • 2 ½ cucchiai cacao crudo
  • 2 cucchiai sciroppo d’agave
  • 1 pizzico di sale
  • 1 caco maturo
  • 3 cucchiai panna di mandorle (vedi ingredienti sopra)
  • 1 cucchiaio semi di chia

Procedimento per la panna di mandorle:
io ho seguito questo video di Cacaopuro anche se ho drasticamente diminuito le dosi e aggiunto dolcificante e vaniglia. Quindi, ricapitolando: mettete in ammollo le mandorle per una notte. Il giorno dopo sbucciatele e congelatele. Dopo un giorno di freezer, frullatele con 2 cucchiai di farina di cocco e acqua freddissima. Aromatizzate a piacere (io ho aggiunto un cucchiaio di sciroppo d’agave e vaniglia).

Procedimento per i biscotti:
frullare le nocciole e ridurle in farina. Frullare i semi di lino e ridurli in farina (se non l’avete già pronta) e mescolate tutti gli ingredienti per ottenere un composto colloso. Stendere con una spatola e livellare sul foglio antiaderente dell’essiccatore (o su cartaforno se userete il forno). Attenzione: non sarà semplice! Siate pazienti! Pretagliate i biscotti della forma che volete, impostate l’essiccatore su programma crudista e lasciare essiccare per almeno 24 ore (ma ne occorrono circa 36). In un primo tentativo li ho fatti con meno acqua per avere un impasto compatto, li ho stesi più spessi e ho tritato le nocciole grossolanamente: il risultato è diverso ma ugualmente ottimo e con meno acqua si cuociono più in fretta – e sembrano veri biscotti!!!

Procedimento per la gelatina al mandarino:
spremere i mandarini, mescolare ai semi di lino e fare riposare in frigo. Dopo qualche ora (meglio se tutta la notte) filtrate con un colino per eliminare i semi e trattenere la gelatina.

Procedimento per la mousse:
volevo creare una mousse che non contenesse avocado, né olio di cocco, ed eccola qua! Frullare i semi di chia per ottenere una farina e mettere da parte (ne useremo solo 1 cucchiaino). Frullare le nocciole per ottenere una sorta di pasta di nocciole o burro. Aggiungere 1 cucchiaio di cacao, lo sciroppo d’agave, 1 cucchiaino di farina di semi di chia, un pizzico di sale e un caco maturo. Frullare di nuovo e aggiungere 3 cucchiai di panna di mandorle (o più, a seconda della consistenza desiderata) e un altro cucchiaio o due di cacao. Versare il composto nelle formine che preferite e lasciare riposare in freezer. Una volta congelate, sformare le formine e lasciare ammorbidire in frigo prima di servire.
P.S.: per cup e cucchiaio/cucchiaino intendo sempre le misure standard internazionali (io ho comprato i misurini su Amazon).

RAW SUNFLOWER
I know this doesn’t really look like a sunflower, but that was my first idea! Unfortunately, my imagination doesn’t seem to get along fine with my lack of technique… Raw desserts are usually thickened with coconut oil, resulting in a rather strong aftertaste. Don’t get me wrong: I love coconut in every form, but when it’s too much… well, it’s too much! This dessert was made up after a bunch of ideas and I have to admit, it’ s a good exercise to train your patience! However, as usual, you don’t need to prepare everything at once. You could focus on the cookies, which are easy and tasty. Sure, then you’ll have to wait about 15 hours while they’re drying, but the preparation itself is very simple and fast. Or you might want to prepare the tangerine jelly only, or the chocolate mousse… No matter what you choose to do, here’s a lot of ideas ready to be reinvented! What makes me upset about this cuisine, is that sometimes people don’t understand its difficulty: long waiting times and accurate methods fill these small portions of energetic and “living” nutritional properties. Furthermore, the cost of the raw materials also play a major role emphasizing even more this “heart-made” gastronomy.

Ingredients for the almond whipped cream:

  • 1 cup almonds
  • ½ cup cold water
  • 2 Tbsp coconut flour
  • 1 Tbsp agave syrup
  • vanilla

Ingredients for the cookies:

  • 1 cup hazelnuts (not roasted)
  • ½ cup line seeds
  • 1 pinch salt
  • 2 Tbsp agave syrup
  • water
  • 10 drops lemon essential oil

Ingredients for the tangerine jelly:

  • 125 ml tangerine juice
  • 3 Tbsp line seeds

Ingredients for the chocolate mousse:

  • ½ cup hazelnuts (not roasted)
  • 2 ½ Tbsp raw cocoa powder
  • 2 Tbsp agave syrup
  • 1 pinch salt
  • 1 ripe persimmon
  • 3 Tbsp almond whipped cream (see above mentioned ingredients)
  • 1 Tbsp chia seeds

Procedure for the almond whipped cream: I followed the instructions of this video by Cacaopuro, though I dramatically reduced the amount of almonds and added sweetener and vanilla. For those who are not Italian speakers, here are the instructions! Soak the almonds for one night, peel them and freeze them. The day after, blend them with water (enough to cover them) and 1 tablespoon coconut flour. If it’s not thick enough, add another spoon of coconut flour. Season to taste (I added 1 Tbsp of agave syrup and vanilla).

Procedure for the cookies: blend the hazelnuts until you get a powder. Do the same with the line seeds and mix all ingredients together to get a sticky  dough. Spread and level the dough onto a dryer’s non-stick foil (or baking paper if you’re using the oven). Careful: it won’t be easy, be patient! Pre-cut the cookies into the shape you’d like them to look like – the easiest, the best – and dry at 42°C for at least 24 hours (but 36 hours would be perfect). If you don’t have a dryer, just set your oven at the minimum heat and leave it slightly open (a wooden spoon will do the job). In my first attempt I made them with just a little water in order to get a firm dough, I spread them thicker and they were crunchy since I left some hazelnuts roughly chopped. The result was different, yet surprisingly yummy, it took less time to dry them and they tasted just like real cookies!!!

Procedure for the tangerine jelly: squeeze the tangerines (I needed 3) and mix to line seeds. Let the juice rest in the fridge for some hours (better if overnight). Filter to separate the seeds fro the jelly.

Procedure for the mousse: I wanted to create a mousse without avocado nor coconut oil, so here it is! Blend the chia seeds to get a powder and put aside (we’ll use 1 teaspoon of it only). Blend the hazelnuts until you get a sort of paste or butter. Add 1 tablespoon cocoa powder, the agave syrup, 1 teaspoon chia powder, one pinch salt and a ripe persimmon. Blend again and add 3 tablespoons almond whipped cream (or more, depending on the consistency you’d like to get) and one or two spoons of cocoa powder. Pour into your favorite molds and let it rest in your freezer. Once frozen, put on a plate a keep in the fridge before serving.

P.S.: when indicating cups, Tbsp or tsp I always refer to the international standard measurements – I bought my measuring cups/spoons at Amazon’s.

Serata senza uova & budino di semi di chia

La serata senza uova è sicuramente la più impegnativa di questo mini-ciclo di cucina appena concluso. Un po’ perché le uova sono alla base dei dolci tradizionali e si sa, di dolci vegan ce ne sono a bizzeffe e tutti uno più buono dell’altro… quindi già la scelta di cosa fare e non fare è un dramma. Poi ci sono la maionese, la frittata, le torte salate, le creme… insomma, una goduria per il palato e una sorpresa per chi non pensava fosse possibile. Di solito propongo anche i tortelli con ripieno di porcini, patate e porri per completare l’opera e anche in questo caso non mi sono tirata indietro 🙂 L’ultima sorpresa è stata il budino ai semi di chia, scoperta piuttosto recente anche per me e riproducibile in mille versioni. Le partecipanti alla serata l’hanno guardato con occhio diffidente dicendo che sembrava caviale… è vero, è proprio bruttino! 😀 Ma l’apparenza inganna e tutte sono rimaste stupite dal gusto fresco e abbinabile a tante altre prelibatezze: marmellata, müsli, crema dolce, frutta… E mi raccomando, se non volete sprecare i vostri risparmi, utilizzate i semi di chia a crudo per non perdere tutte le fantastiche proprietà che hanno!
budino chia

Ingredienti:

  • 30 g semi di chia SARCHIO
  • 100 ml latte di avena SARCHIO
  • 150 ml succo d’arancia
  • ½ banana
  •  1 caco maturo
  • cannella o vaniglia
  • dolcificante a scelta (facoltativo)

Procedimento:
frullare la banana con latte d’avena e succo d’arancia. Aggiungere i semi di chia, mescolare bene e lasciare riposare in frigo per mezzora. Frullare il caco con gli aromi che preferite e, nel caso non fosse molto dolce, aggiungete un po’ di sciroppo d’agave o acero o zucchero di canna. Servire il budino di semi di chia ricoperto con la mousse di cachi.

Green-go tips:

  1. visto che la mia crema di cachi era un po’ troppo liquida, ho pensato di riscaldarla e ho notato che prendeva una consistenza diversissima, quindi sconsiglio di farla rapprendere sul fuoco!
  2. la parte liquida può essere sostituita con atro latte vegetale o succo di frutta a scelta.
  3. omettendo la banana, il tempo di riposo aumenta notevolmente – eventualmente, diminuite il liquido, tanto se diventa troppo sodo fate sempre in tempo ad “allungarlo”
    corso no egg

Praline di couscous agrumate

(scroll down for English)

HAPPY WORLD VEGAN DAY! 🙂 Festeggio questa giornata condividendo una ricetta in onore della serata a tutto couscous tenuta il 21 ottobre al centro Mahatma! Ricettina facile facile ma che mi ha dato una soddisfazione incredibile! Ero lì che mi preparavo per il corso e pensavo a qualcosa di nuovo da inventare con il couscous, sfruttando il fatto che la crema diventa molto compatta appena si raffredda… Poi, presa dal morbo della “polpettizzazione”, dopo aver creato gnocchi e polpette di couscous, ho pensato che avrei dovuto sferificare anche il dolce. Ed ecco le praline! Goderecce al punto giusto ma sane, veloci e con mille possibilità di variazioni sul tema. Unica avvertenza: una tira l’altra!!!praline couscous 6

 Ingredienti per la crema:

  • 80 g couscous mais e riso
  • 250 g latte d’avena SARCHIO
  • 70 g succo d’arancia
  • 2 cucchiai zucchero di canna SARCHIO
  • vaniglia
  • scorza di limone (abbondante)
  • 1 manciata di uvetta
  • 1 pizzico di sale

Ingredienti per la copertura:

  • cioccolato fondente q.b.
  • 1 cucchiaino di burro di cacao / olio di semi

Procedimento:
versare tutti gli ingredienti per la crema tranne il succo d’arancia in una pentola e portare a ebollizione. Far sobbollire fino a quando il liquido sarà assorbito e solo a questo punto aggiungere il succo d’arancia. Far assorbire bene cercando di nuon cuocerlo troppo e lasciare raffreddare. Sciogliere il cioccolato a bagnomaria con l’olio o il burro di cacao. Quando la crema è a temperatura ambiente, formare delle palline e intingerle nel cioccolato. Decorarle a piacere e far raffreddare in freezer. Conservare poi in frigo ma servirle non troppo fredde.

Green-go tips:

  1. la crema si potrebbe frullare ma è una scelta personale (e poi i granini non si sentono molto)
  2. alla crema si potrebbe aggiungere un po’ di liquore, oppure bacche di goji o qualsiasi cosa vi venga in mente…
  3. decorare con cocco rapé, codine di zucchero, scorzette, granella di nocciole e tutto quello che la vostra golosità richiede!!!

HAPPY WORLD VEGAN DAY! 🙂 I celebrate this day sharing a recipe created for the lesson I gave on 21st October at Mahatma Holistic Centre, since the main theme of the evening was couscous. It’s so easy, yet so surprisingly yummy! I was looking for something different and I took advantage of the fact that couscous’ cream gets so thick while cooling down…. Then, since lately I’ve been possessed by this “spherefying evil”, after having created couscous-gnocchi and couscous-balls, I thought I should have turned the dessert into a sphere as well. So, here they are: the pralines! Sweet but healthy, fast and easy to change into a thousand varieties! Careful: one leads to another and you could get easily addicted to them!!!

Ingredients for the cream:

  • 80 g couscous corn & rice
  • 250 g oat milk
  • 70 g orange juice
  • 2 tbsp cane sugar
  • vanilla
  • lemon zest (a lot!)
  • 1 handful raisins
  • 1 pinch salt

Ingredients for the topping:

  • dark chocolate
  • 1 tsp cocoa butter or seed oil

Pocedure: pour all ingredients for the cream into a pot, except the orange juice and bring to the boiling point. Let cook until the milk is absorbed, then add the orange juice. Cook a little bit but not too long, otherwise it will taste bitter, until all juice is absorbed and let cool down. In the meanwhile, melt the chocolate and the cocoa butter (or oil) in a bain-marie. Shape the cream into balls (trust me, it will get sooo thick!) and cover them with melted chocolate. Add any decoration you want. Store in the fridge but don’t serve them too cold.

Green-go tips:

  1. you can blend the cream but it’s a personal choice- I don’t think it’s necessary
  2. you can add some other flavorings to the cream, such as liquor, or other ingredients such as goji berries or whatever you have on mind…
  3. you can decorate the pralines with sugar, lemon/orange zest, coconut shreads, nuts and whatever you like!

Chocolat

Oggi soffia un vento gelido che mi ha ricordato Chocolat, film che vidi con un’amica al cinema in rassegna, almeno un secolo fa, e che ci lasciò una gran voglia di cioccolata. Nel frattempo, l’amica si è trasferita oltreoceano e mi manca tanto ma la voglia di cioccolata e di happy ending è rimasta, soprattutto quando soffia il vento del nord…♥♥♥
chocolat 1Ingredienti:

  • 1 1/2 tazza latte d’avenaù
  • 3 cucchiai cacao amaro
  • 10 castagne cotte (le mie erano piccolissime)
  • 1 pizzico di sale
  • 2 cucchiai sciroppo d’agave

Procedimento:
mescolare tutti gli ingredienti, portare a bollore, frullare con frullatore a immersione e lasciare rapprendere. Resta amarognola, ma se volete siete sempre in tempo ad aggiungere del dolcificante a picere 😉

 

Dolce consolazione

Come dicono gli Inglesi, shit happens! Sì, stasera nulla è andato come previsto, solo tempo sprecato un po’ anche a causa della rete TIM che mi ha isolata dal mondo, vabbè. Proprio una sera in cui decido di uscire dalla clausura forzata di questi ultimi mesi per dedicarmi ad un evento culturale come ai vecchi tempi. Un evento che è anche un po’ social e già solo a pensarlo mi sentivo più affabile e aperta al dialogo, pronta a conversare di tutto tranne che di cucina. Ebbene, non ha funzionato. Si vede che è questo ciò a cui devo dedicarmi. C’è chi direbbe che è destino, ma io fatalista proprio non mi ci vedo. Altri direbbero di lasciare andare, ma io non mi sento neanche un po’ zen. Ma è possibile essere bidonate da ben 4 persone contemporaneamente (ovviamente senza preavviso, sennò non vale)? Boh… evidentemente sì! Questi dolcetti non nascono stasera, ma in un certo periodo sono stati una consolazione, quindi ve li propongo proprio ora. Non sono salutari – come ogni vera consolazione che si rispetti – e sono supermegagiga facili!
biscotti ripieni
Ingredienti:

  • biscotti Nipiol ai cereali (versione vegan)
  • latte vegetale
  • crema di nocciole
  • cocco rapé

Procedimento:
spalmare la crema alla nocciola su un biscotto, attaccarci sopra un altro biscotto, inzuppare in latte vegetale per un attimo e rotolare in cocco rapé. Fine! Se lasciati riposare in frigo, si ammorbidiranno al punto giusto, ma si prestano bene anche ad un morso impaziente… Se non avete la crema di nocciole pronta all’uso, potete sempre sciogliere un po’ di cioccolato fondente, gianduia o qualsiasi cosa vi venga in mente… insomma, non arrendetevi al primo ingrediente mancante!!! Gnam!

Speedy Sacher!

La Sachertorte è un’istituzione e forse uno dei dolci più veganizzati in assoluto, dato che il cioccolato aiuta a coprire il retrogusto di farina che potrebbe minacciare i vostri dolci senza uova. Eh già, ognuno hai suoi barbatrucchi! Vi confesso anche che, come per tante altre ricette tradizionali, l’originale non mi è mai piaciuta molto: troppo piena, troppo cioccolatosa, troppo tutto! Questa è una versione super veloce, ma soprattutto la base resta morbida e spugnosa e si adatta ad un’infinità di divagazioni sul tema! Con un’unica infornata in stampini da muffin, io ne ho ricavato una serie di mini-Sacher, mini-Foresta Nera e mini-tortine cioccolato e panna! Insomma, se già non l’avevate pensato voi, vi consiglio di provarla anche come base per muffin o cupcake.
sacher 3

Ingredienti:

  • 300 g farina semintegrale
  • 80 g zucchero di canna
  • 1 pizzico di sale
  • 1 bustina cremor tartaro
  • 50 g olio di semi
  • 80 g cioccolato fondente fuso
  • latte vegetale q.b.
  • marmellata di albicocche
  • glassa pronta (oppure vedi Green-go tip n°6)

Procedimento:
in una terrina mescolare gli ingredienti secchi, aggiungere il cioccolato fuso, l’olio e latte vegetale fino ad ottenere una consistenza densa. Infornare in una teglia per 25-30 minuti a 180°, a seconda della potenza del vostro forno. La prova dello stecchino per controllare la cottura è d’obbligo! Quando la torta si sarà raffreddata, tagliarla in due e spalmarla con la marmellata. Richiuderla e spalmare di marmellata anche lo strato superiore della torta che glasserete con il preparato sciolto a bagnomaria.

Green-go tips:

  1. come anticipavo, è un impasto consigliatissimo per fare muffin o cupcakes. Se volete trasformare i muffin in mini torte, dovrete tagliare la calotta superiore, mentre se volete ricavarne delle cupcakes, potete dimezzare la dose di lievito in modo che non crescano troppo. L’impasto è buono anche da solo, ma con l’aggiunta di noci & co è una meraviglia!
  2. se volete fare una torta unica, il mio consiglio è di cuocere il composto in due tempi in modo da ottenere 2 dischi da impilare senza fare troppi sbriciolamenti
  3. dato che contiene cioccolato fondente, se la conservate in frigo diventerà duretta, quindi consiglio vivamente di estrarla dal frigo prima di servirla (mezzora va bene, sempre se non fa un freddo esagerato)
  4. quantificare la dose di latte vegetale è difficile perché l’assorbimento dipende troppo dal tipo di farina che userete: vi basta sapere che il composto non dovrà cadere a cascata dalla ciotola alla teglia, ma dovrete essere voi a farlo cadere con l’aiuto di una spatola.
  5. per una versione ancora più godereccia, spalmate un disco di crema alle nocciole e l’altro di marmellata (anche se a me questi miscugli esagerati non fanno impazzire)
  6. la glassa può essere fatta sciogliendo a bagnomaria 130 g di cioccolato fondente con 2 cucchiaini di olio di semi
  7. qualsiasi variazione nel ripieno vi permetterà di renderla una torta diversa, ad esempio una farcitura di pere e crema al cioccolato è una rivisitazione di un abbinamento classico in versione Sacher 🙂 A me piace da morire l’acidulo dei lamponi ad esempio…
    sacher 1

    nella versione FORESTA NERA
    nella versione FORESTA NERA